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TERAMO, UN COMUNE A SENSO UNICO

A Teramo come in molte altre città italiane la libertà di espressione è solo uno slogan a senso unico, sempre utile solo se serve alla sinistra.

Non è nello stile né nell’interesse della nostra Comunità Militante fare lamentele o strillare al sopruso. Siamo coscienti di vivere in un mondo impostore che si fa chiamare democratico in cui, in realtà, tutto è un sopruso agli occhi della Verità e della Tradizione. Portiamo avanti le nostre battaglie e continueremo sempre a farlo a viso aperto, in questo campo detto vita, volendo tenaciamente guadagnarci ogni istante della nostra esistenza. Ben vengano le sfide!

Proprio per questi motivi non siamo rimasti stupiti che nel comune di Teramo (ed a quanto pare presto anche in altri comuni abruzzesi) la libertà di espressione attraverso un semplice volantinaggio ci venga negata con la scusante dell’inquinamento che questa azione potrebbe comportare. È vero che il nostro Bollettino D’azione è largamente diffuso e ad ogni volantinaggio non avanza nulla, ma tutto questo ci sembra essere soltanto l’ennesimo modo per bloccare sul nascere qualsiasi contrasto o alternativa a chi governa in piena sintonia con il governo nazionale, cioè senza volere problemi ed opposizione di nessun genere.

È altrettanto importante evidenziare che nelle settimane precedenti il comune di Teramo abbia inaugurato una targa dedicata ad uno dei più grandi atti (anti)eroici della resistenza partigiana, il cosiddetto “Linciaggio del bosco Martese”, evento in cui i partigiani aggredirono ed uccisero vilmente uno sprovveduto concittadino che ancora oggi a detta della sinistra fu un collaboratore dei tedeschi. Divieti e racconti a senso unico, nel migliore spirito in stile anni di piombo, ci troviamo a vivere ancora oggi nel 2020 una legislazione accecata dall’ideologia e distante dalla vera Giustizia.

Che altro aggiungere, ci sembra chiaro che in questo mondo al peggio non ci sarà mai fine ed anche in questi giorni ce ne hanno dato una grande dimostrazione, alimentando in noi ancor di più il disinteresse a giudicare e dare importanza a quanto accaduto e accadrà nel piccolo mondo borghese, fatto di menzogne e repressi(oni).

Queste persone le lasciamo al loro mondo moderno, grigio, malato e sorretto da sterili leggi e vuote cerimonie. Davanti a noi rimane l’incarico di continuare quella guerra che non conoscerà tregua, fine o resa, perché vive e cammina sulle gambe di chi saprà scegliere di essere esempio anche in un mondo di rovine.

Quella per il risveglio dell’Abruzzo!