La tragicommedia

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Vista con gli occhi dei napoletani del 1861, l’unificazione d’Italia fu un evento tragico, come può esserlo l’invasione armata e violenta del proprio Paese da parte di un esercito straniero, ma, al tempo stesso, presentava un elemento ridicolo nella pretesa dei piemontesi di agire in nome della libertà di quegli stessi napoletani che venivano uccisi, repressi, spogliati di ogni ricchezza. La Tragicommedia è il giornale scritto e diretto da Giacinto de’ Sivo ,storico, letterato, giornalista, uomo d’azione, è stato una delle figure più eminenti ed intransigenti dell’antirisorgimento italiano, a Napoli, durante l’occupazione piemontese. In esso comparivano articoli di cronaca, la rassegna stampa delle notizie sulla situazione napoletana comparse su giornali stranieri ed italiani, note politiche. Testimone diretto dei fatti, interprete del dolore e dell’indignazione dei napoletani, de’ Sivo riuscì a pubblicare soltanto tre numeri del suo giornale, dal 19 al 26 giugno 1861. Alla vigilia dell’uscita del quarto numero, la testata fu soppressa e Giacinto de’ Sivo fu arrestato dai soldati piemontesi.

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