
Cristianesimo, proprietà e Great Reset
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Il libertario “vietato vietare” ha fatto da battistrada all’imporsi del nuovo capitalismo finanziario. A partire dal ‘68, proprio gli studenti, di estrazione sociale borghese, atteggiantisi a rivoluzionari, hanno contribuito a creare il mondo del capitalismo terminale e vincente di oggi, nel quale d’altro canto essi si sono lautamente accomodati nei posti di vertice della finanza, del giornalismo, dell’accademia. Il passaggio dal vecchio capitalismo regolato, sotto tutela dello Stato nazionale, al nuovo capitalismo finanziario, apolide, digitale e postmoderno si rende particolarmente manifesto nella depatrimonializzazione dell’economia. Un chiaro segno del passaggio epocale dal vecchio capitalismo regolato, corrispondente all’economia reale su scala nazionale sotto la tutela dello Stato nazionale moderno, al nuovo capitalismo finanziario, apolide, digitale e postmoderno è l’attuale prevalenza del conto economico sul conto patrimoniale. Infatti nel primo il valore dei beni reali è computato in termini monetari e finanziari, nel secondo invece è connesso alla concretezza del reale.
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