Sabato 21 novembre, una lunga “maratona”, ha attraversato, come un’onda, l’Italia da nord a sud, per manifestare il dissenso verso la gestione della pandemia a colpi di decreto dal governo. Un virus subdolo e pericoloso, certamente, e che proprio per questo merita una gestione politica che non sia fondata solo su paura e limitazione delle più fondamentali libertà .


In più di trenta città della Penisola, uomini e donne hanno fatto attività sportiva indossando la maglietta FCK DPCM, per gridare che noi non siamo complici delle misure che stanno uccidendo l’Italia un DPCM alla volta!
Lo sport è l’ultimo spazio di libertà che ci concedono? Allora lo abbiamo reso uno strumento di resistenza attiva e di riflessione collettiva contro gli arresti domiciliari di massa che vorrebbero imporci!
Una forma semplice, ma concreta di resistenza e controffensiva al costante stato di allarme e
paura fabbricato ad arte da mass media e istituzioni.
L’azione, oltre ad essere provocatoria, è stata anche costruttiva: il ricavato della vendita delle magliette sarà destinato ad iniziative di solidarietà concreta in favore degli italiani in difficoltà.
La Grande Onda





